sabato 30 gennaio 2016

Rarità da internet: 70's Ibanez Custom.

Girando come tante volte faccio online, ho trovato in vendita alla modica cifra di 1700 euro questa rarissima bellezza made in Japan di Ibanez.
Non ci scriverò nessun articolo, era solo per farvi notare quanto i liutai giapponesi sappiano lavorare, al pari di quelli americani.
Vi lascio le foto e il link da dove di può acquistare.

Solo a me la paletta fa impazzire?

http://www.ebay.com/itm/70s-Ibanez-Custom-Agent-2405-les-paul-guitar-WOW-Very-Rare-/262265099114?hash=item3d1037d36a






martedì 26 gennaio 2016

Winter NAMM: Wylde Audio......dobbiamo aspettare.

Uno dei più grandi misteri dello star sistem chitarristico degli ultimi dieci anni è stato il seguente: perchè Zakk Wylde ha abbandonato tutti i suoi endorsment per aprire una fabbrica tutta sua?

Bisogna anche dire che tutti i prodotti che negli anni ha tirato fuori dal cilindro con le migliori marche esistenti, hanno avuto un successo planetario per la loro grande qualità.
Quindi visto questo successo perchè mollare tutto?

Va detto che, come dice lui, alla sua età è bene intraprendere qualcosa di proprio e "smetterla di servire Humburgher al Mcdonald's".
Dopo alcuni video apparsi su internet nel 2015 (alcuni con discutibile audio), il winter NAMM di quest'anno è stato scelto da Wylde per il lancio del suo prodotto.
Zakk si è messo nelle mani di Shecter come partner per la costruzione delle sue chitarre e quindi non è che sia proprio uscito dagli endorsement.
Tutti emozionati dunque si sono diretti quasi istintivamente allo stand di Shecter e alla divisione Wylde Audio.
Effettivamente lo stand c'è, e le chitarre anche, ma con dei bei cartelli che ci avvertono che la collezione sara disponibile a Marzo (per alcuni pezzi) o Aprile.
Quindi per adesso possiamo sostanzialmente ammirare tre modelli:

1) Viking
Praticamente una Flying V con ina paletta appuntita tipo calamaro (E' L'UNICA SIMILITUDINE CHE MI è VENUTA MA VEDRETE CHE QUANDO LA SI OSSERVA è L'UNICA COSA CHE VI RIMARRà IN TESTA).

2) Warhammer
 Una specie di Flying V con due corna tipo SG (un'orrore visto già fatto dalla Gibson per lui).

3) Barbarian
Una Specie di Les Paul con la spalla mancante inferiore ondulata è una piccola puntina sotto la pancia del body.
(Lascio foto per meglio spiegare).

Fondamentalmente non c'è nulla di male nel volere avviare una compagnia con il proprio nome, ma accettare un pò le critiche e tornare alla revisione di alcuni modelli sarebbe ancora meglio.
Infatti Wylde nonostante le pesanti critiche ricevute nei primi video postati su youtube l'anno scorso non ha sostanzialmente cambiato nulla alla linea.
La nota positiva è che tutte le chitarre di Wylde audio hanno installati componenti di ottima qualità tra cui EMG pickups, Floyd orignali , fret stainless steele e che quindi magari non è sono tutta sta meraviglia da vedere ma almeno il suono sarà all'altezza di un nome come Zakk Wylde.
Chiudo con una domanda per voi lettori: Ma non era una meraviglia la Gibson Les Paul Bullseye?
Firmato
Umby.

sabato 16 gennaio 2016

Recensione: Hotone Purple Wind

Come promesso la scorsa settimana continuerò a recensire i mini ampli Hotone e questa settimana tocca al Purple Wind.
Partendo dal presupposto che le specifiche fisiche dell'oggetto sono sempre uguali per tutti i mini Hotone (quindi vi consiglio di rileggre il precedente articolo se non lo avete fatto)  il Purple Wind ha una bellissima colorazione porpora metallizzato.
Questa piccola testata è stata creata per simulare il suono di un Marshall Plexy Super Lead, più o meno quello che avrebbe utilizzato Hendrix.

Ho già detto che in cuffia, se non si utilizza un reverb nel apposito send/return, questi ampli  possono risultare un pò piatti e tendenzialmente se si tiene il gain basso tutti troppo simili.
Le cose cambiano quando attaccati a casse serie.
Unita alla cassa 2X12 chiusa Brunetti e mettendo tutti i potenziometri alle 12 in punto (Tutto a 5 per internderci), possiamo apprezzare una simulazione di un crunch Marshall a pieno titolo.
Abbassando il gain e alzando i bassi a 7 possiamo raggiungere suoni alla "Little Wing" o comunque dei pregevoli clean, sempre un pò tanto compressi a mio avviso ma molto dipenda anche dai transistor.
Devo dire che preferisco una chitarra equipaggiata con single coil che con humbuckers, forse perche la bobina singola (soprattutto al manico) gli dà una nasalità originale.
Trovo che dinuovo, come visto per il precedente British Invasion per ottenere il suono migliore e più fedele all'originale bisogna settarlo così Bassi 7,5, Middle 6,
Treble 6, Gain 8,5, Volume 5. 
Poi ovviamente è personale ma avendo avuto l'opportunita negli anni di suonare con un Super Lead vi dico che in quel modo ci si approssima molto.

Alzando il Gain passiamo da un crunch ruggente a una distorsione molto elevata, forse troppo se si vuole emulare un Super Lead, ma che di certo rientra nei gusti della maggior parte di noi che amano sia il blues rock che l' Heavy Metal.
La simulazione Marshall c'è ed è buona anche se devo dire che in commercio ci sono dei software che lo fanno meglio (Guitar Rig, Bias ecc..) però la comodità di poterlo portare in sala dentro la custodia della chitarra è veramente notevole.
Lo raccomando a chi ama i suoni tipo AC/DC più che per chi fa cover di Hendrix inquanto manca del calore valvorare necessario.

Devo ammettere di essere stato più sorpreso del precedente British Invasion, ma comunque per la sua praticità e semplicità mi sento di consigliarlo.

Firmato
Umby.


sabato 9 gennaio 2016

Recensione: Hotone British Invasion Head.

Finite le vacanze Natalizie, dove come al solito invece di riposare ho lavorato il doppio del normale, mi concedo un bel post e cosa recensire? Sicuramente qualcosa a portata di borsellino e di qualità eccellente!

Nella giornata di ieri, il mio caro (e talentuoso) allievo Mattia, mi ha portato a vedere un nuovo "giocattolo" appena acquistato .
Ho visto la luce nei suoi occhi e stupito di come mi parlava della minuscola testata che teneva tra le mani mi sono detto, questo è il momento per un bel crush test!!

Di cosa si tratta?
Si tratta della mini testata HOTONE British Invasion (simula il Vox AC30).
La testata è minuscola ed ha nelle sue ridotte dimensioni parecchie caratteristiche delle sue sorelle di maggiori dimensioni.
I'ampli è interamete solid state (transistor), e oltre il classico frontale con i soliti EQ (bass, middle, treble), abbiamo gain e volume.
Sul retro sono presenti due ingressi Jack per il send e return, per poter metter effetti come reverb e delay, un'ingresso jack mini per le cuffie e un'altro per mettere in linea un telefono o un'ipod.

Direi di passare alla prova su strada.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata provare la testata con la mia fedele Belzebù (una Rg 550 con split coil) diretta in cuffie.
Cuffie di bassissima qualità (Fatto apposta per sentire il risultato), già così sono rimasto piacevolmente colpito, ma quando abbiamo collegato la mia 2X12 Brunetti che le cose si sono fatte piccanti.
Il carattere tipo Vox è presentissimo e l'EQ è veramente influente sul suono.
I puliti sono veramente ben definiti con forse un pelo di attacco in più di un AC30, diciamo che comprime un pò il suono.
Provati ritmi tipo Beatles iniziamo ad alzare il Gain e i bassi (devo dire che suona molto bene mettendo i bassi a 7, 7,5 per dare profondità).
Pur essendo un ampli a transistor, la simulazione del calore delle valvole è perfetta e anche visivamente grazie ad una luce arancione dentro lo chassis che ci da l'idea di una valvola che prende fuoco.
Devo dire che lavorare sui controlli mi ha portato in territori che spaziano dal clean assoluto ad un chrunc addirittura superiore al normale To Boost dell'AC30, il chè non guasta affatto.
Il Volume è pazzesco! Nonostante sia una testata 5 Watt collegata al Brunetti 16 Ohm ho dovuto abbassare il volume a 5 per non far vibrare i vetri della finestra soprastante.
Il miglior settaggio dell gain inaspettatamente però non è 10, perche al massimo perde un filo di definizione, quindi un 9 non cambia i risultati in termini di sustain ma ne definisce meglio i contorni sonori.

Altamente sorpreso de questa piccola meraviglia ho deciso di recensire tutti i modelli che HOTONE ha in produzione, che attualmente oltre a quello qui recensito, presenta anche una simulazione della testata Marschall 1960, Mesa Boogie Rectrifier e un High Gain per il metal più duro e puro.
  
Firmato
Umby.