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Al giorno d'oggi c'è una varietà di strumenti musicali impressionante ma, alla fine, i grandi classici come la Gibson SG, rimangono nei cuori degli appassionati e godono sempre di un'aura dorata.Guitar Shop, oggi, ha dato alla nostra redazione la possibilità di provare due chitarre dal prezzo diversissimo ma dalla generica comune.
La Gibson SG Special e la Vintage VS6.
La Gibson SG Special di oggi fa parte della linea centesimo anniversario della nascita del recentemente scomparso Les Paul.
Il corpo è in mogano come del resto il manico, la tastiera in palissandro legni tipici di questo strumento.
I pickups sono gli zebra di Gibson senza rivestimento.
Il ponte Tune-O-Matic è pregiatamente satinato.
Il manico è privo di Binding, sulla tastiera sono presenti i Dot che differiscono dai block inlay della Standard
Una delle cose più importanti sono le meccaniche attaccate al sistema G-Force che permette di accordare la chitarra con un semplice colpo di plettro.
Il sistema permette di avere accordature alternative o di salvare le proprie custom.
Suona benissimo non deludendo le aspettative, ci si possono suonare i grandi classici tipo AC/DC avendo un suono originalissimo.
Una delle cose più belle della SG è l'accesso estremo ai tasti più acuti ma altresì ne compromette l'equilibrio generale.
Una delle più "economiche" made in USA è forse una delle più sorprendenti, senza fronzoli, dritta al sodo.
Voto 9.00
Sulla Vintage VS6 non c'è molto da dire se non che è una replica senza binding sul manico di una SG Standard.
Manico e corpo anche essa di mogano, tastiera in palissandro è ben rifinita nonostante l'esiguo prezzo.
Il suono è buono, come al solito in questa fascia di prezzo troppo ovattato e poco definito.
Il manico è comodo un po' più slim della Special.
Voto 7.00
Firmato.
Umby
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