martedì 19 agosto 2014

Suonare per strada in Australia, ecco come ho fatto!

Cosa c'è di meglio dopo un momento di cacca nella propria vita?
Bè un cambio di vita.
E allora perchè non provare fortuna ed fare un viaggio alla scoperta del mondo, e magari tentare di fare ciò che ci piace di più?
Bè è proprio quello che ho fatto io.
Presi il visto Working Holiday, valevole per stare un anno in Australia, partendo da Torino il 30 ottobre del 2012 con pochi soldi in tasca e a dire il vero neanche una fissa dimore che mi avrebbe aspettato al mio arrivo.
Arrivato li cercai subito di trovare un lavoro che finalmente appagasse il mio desiderio di chitarre battendo tutti i mega store di strumenti musicali di PERTH WA (città dove ero atterrato).
In Astralia è pieno di posti di lavoro dove un emigrante può trovare impiego, però, non ebbi la fortuna di poterlo trovare nel settore musicale in quanto le leggi di assunzione in quel campo sono difficiline (non è come lavorare come cameriere).
E allora senza soldi e con una grande forza di volontà, anche se le balle mi giravano un pò per i precedenti insuccessi, mi informai per suonare come Buscker per strada (artista di strada).
I requisiti erano quelli di avere un permesso del comune, avere un amplificatore a batterie e di esibire il permesso di esibirsi in caso richiesto.
Ora essendomi portato la mia fedele Belzebu (chitarra da me costruita da una IBNEZ RG 450) mi mancava un ampli!
Senza un soldo di cacio entrai in un negozio di strumenti, precedentemente visitato per trovar lavoro e chiarendo che non avrei potuto pagare, chiesi la possibilità di portarmi via un ampli VOX 15 watt (multieffetto incorporato a batterie) con la promessa che in massimo una settimana lo avrei pagato.
Il propietario del negozio all'inizio un pò sorpreso da quella richiesta, mi chiese di fargli sentire come suonavo a garanzia del fatto che potessi fare qualche soldo per strada e quindi ripagarlo della fiducia data.
Come andò a finire bè lo ripagai in soli tre giorni!! :)

Il primo giorno che mi avvicinai alla via dove avrei dovuto suonare avevo il cuore a mille, attaccai tutti i cavi preparai le basi sul tablet, alzai il volume della chitarra e VIAAAAA!

Le regole se non sono cambiate sono queste:

1) si suona per mezz'ora in un posto e poi ci si deve spostare ( per dare a tutti la possibilità di avere i posti migliori)

2) Non ritornare nel medesimo posto per almeno due ore.

3) Esibire sempre il permesso

4) non suonare sotto le arcate di passaggio (il suono si rifrange e puo essere molesto)

Già il primo giorno fù fantastico, raccolsi più di 100 dollari in quattro ore (male alle dita che non vi dico).
Tutti furono gentilissimi con me, dai polizziotti che controllano la regolarità dei busckers agli stessi artisti che, si offrirono di spiegarmi tutte le regole scritte e non scritte di questo mestiere.

Perchè di mestiere si tratta! Vige il professionismo! Se sei un cazzaro che non rispetta le regole o sei un'incompetente bè non becchi una lira.

Certo un'aiuto a me lo dette l'intervista che Channel Ten mi fece che ho riportato all'inizio del post.
Dal giorno dopo della messa in onda del servizio tutti gli italo/australiani furono generosissimi con me, tanto da stuprmi perche parliamoci chiaro in italia sarebbe impossibile guadagnare 150 euro in quattro ore suonando per strada da solo!

Il resto del mio soggiorno fù splendido incontrai artisti e amici indimenticabili che portero con me per tutto il resto della mia vita.
Quindi se stai pensando di fare una pazzia questa è una di quelle che valgono la pena.

Nei prossimi post pubblicherò qualche foto di reliquie chitarristiche trovate negli store australiani.

un salutone
Umby 

1 commento:

  1. grande umbè :-) hai fatto vedere di che pasta siamo fatti anche in Australia! Rock on!

    Ottimi i consigli per il guitar men street! ;-)

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