sabato 28 gennaio 2017

Il miglior tour manager....di sempre

Ho sempre desiderato parlare di musica in vari modi e uno di questi è sicuramente l'ironia.
Di tanto in tanto quindi tra una recensione e l'altra cercherò di stemperare la serietà con qualche video divertente.
Se avete delle idee su qualche categoria di musicisti, compositori, produttori, manager ecc.. scrivetemi e vedremo cosa posso inventarmi.
Spero di avervi divertito.

Firmato.
Umby

venerdì 27 gennaio 2017

Recensione: Ibanez ES2 e MXR carbon copy

Link per l'acquisto:

Ibanez ES2: http://www.guitarshop.it/effetti/pedali-singoli/ibanez-es2-echo-shifter.html

MXR Carbon Copy: http://www.guitarshop.it/mxr-m-169-carbon-copy.html

Con l'avvento dell'era digitale abbiamo forse perso un gusto per l'imperfezione, che in alcuni casi, è il sale della musica.
I Delay digitali attualmente la fanno da padrona ma i veri intenditori specialmente di generi musicali old faschion non dimenticano il gusto analogico.
Oggi abbiamo avuto in prova da Guitar Shop due pedali analogici dal gusto vintage, l'Ibanez ES2 e l'MXR Carbon copy

IBANEZ ES2
L'idea dietro al disegno del ES2 è quella di avere un classico suono delay vintage tipo tepe eco con varie opzioni aggiuntive quali il modulation e l'oscillation.
Il suono è caldo con il classico decay di armonche presenti nei migliori delay analogici, con la possibilità del tap tempo e di una facile interazione manuali con i controlli di Feedback (quante ripetizioni), Mix (quanto l'effetto è presente).
In più l'effetto di pich shifting delle ripetizioni ci da la possibilità di suoni alla honky tonky, leslie ecc.
Interessantissimo!
Voto 8



MXR Carbon Copy

Se questo pedale è nella top ten dei pedali più rinomati del mondo c'è un motivo.
La qualità di questo prodotto è indubbia.
Questo delay oltre ad offrirci il classico effetto vintage alla Gilmour migliora anche il suono della nostra chitarra, facendo risaltare molto le armoniche medie rendendole più cristalline e presenti.
Anche esso è dotato di un più lieve ma apprezzabilissimo effetto di pich shifting che dona al suono un chorus naturale al nostro suono ingrandendolo ulteriormente, bellissimo per le ritmiche ed accordi che dal sapore Floydiano.
MXR continua a mio avviso ad essere leader del settore e il Carbon Copy ne è la punta di diamante insieme al Distorsion Plus.
Voto 10


Firmato.
Umby

venerdì 13 gennaio 2017

Ibanez Lawsuit, un mercato nascosto.

Mesi fa avevo scritto un post dal titolo "Chibson contraffazioni dal lontano oriente http://guitartechnician.blogspot.it/2014/12/chibson-contraffazioni-dal-lontano.html" illustrando le contraffazioni che negli anni Gibson ha dovuto tentare di arginare anche con azioni legali importanti.
Oggi però, mi addentrero nel mondo della contraffazione di prestigio, che iniziano ad essere interessanti per i collezionisti di tutto il mondo.
Le Ibanez Lawsuit.

Ibanez, iniziò la propria scalata verso al successo negli anni sessanta con i primi tentativi di copiare i modelli d'oltre oceano.
Nei primi anni di assestamento 66,67,68 Ibanez sperimentò con semiacustiche tipo 335 con Pickups non particolarmente ben fatti a metà tra l'americano e il sovietico, che però già denotavano una precisione manufatturiera che li contraddistinguerà fino ad oggi.

La svolta avviene nel 69' con l'arrivo di un vero e proprio catalogo di copie che continuerà fino alla fine del 76' quando Gibson andò per avvocati con la ditta di Hoshino Gakki, che impedirà a quest'ultima di non poter più copiare la tipica paletta a libro aperto del colosso americano.
Le chitarre prodotte in questo lasso di tempo, quelle quindi col la paletta Gibson, vengono definite Lawsuit e sono le più richieste e collezionabili.
Mentre gibson negli anni 80' perdeva popolarità e devo dire anche qualità, il mercato delle vecchie Ibanez cresceva anche dovuto al fatto che alcuni pezzi erano stati costruiti con una maestria e precisione che in quegli anni era difficile da trovare.


Onorabili di menzione erano infatti le copie Les Paul che Hoshino (sotto il nome di 2350) sfornò nel quinquennio iniziale degli anni settanta, che attualmente possono raggiungere prezzi intorno al migliaio di euro (molto se consideriamo il loro prezzi di partenza dell'epoca).

Chi conosce le chitarre,noterà che i manici sono bolt-on (avvitati), principale differenza dalle cugine ricche ma non per questo si pensi che il loro suono sia inferiore; alcune di esse se la giocano è riescono a vincere in quanto sustain e timbrica.


Va detto anche che Ibanez prima di Gibson capì l'importanza che le Les Paul di fine anni 50' avevano avuto sulla musica rock degli anni 70', contribuendo alle prime vere copie di questi strumenti, molto prima che il custom shop ci pensasse o che anche solo fosse fondato.
Basti pensare che Gibson riprese la produzione di Les Paul nel 69' ma con mini humbuckers!!!



Notevoli e più rare sono le copie di Rickenbacker, più accessibili (e meno pregiate) quelle di Fender.
È incredibile quanto Fender enormemente più facile dal punto di vista liuteristico sia sempre stata ostica da contraffare.

Se avete pazienza su ebay troverete di tutto, chitarre jazz a cassa jumbo, 335, copie Martin, tutte di notevole fattura che un domani sicuramente avranno risalto nel mercato rivalutandosi nel tempo.





Per oggi l'articolo finisce qui, ricordatevi di iscrivervi e seguire il blog come il nostro canale youtube, pieno di recensioni e video divertenti.

Firmato
Umby.

domenica 8 gennaio 2017

Recensione: Marshall MS-2

Oggi torno ad una recensione più familiare a questo blog cioè senza video annesso.
Prima di iniziare vorrei augurarvi un felice anno nuovo con la speranza che continuiate a seguire il nostro blog,  la redazione dal canto suo spera vivamente che vi iscriviate sulla pagina principale e che seguiate anche il nostro canale youtube.
https://www.youtube.com/channel/UCetr5rek-ueU6ygU1c5nQaQ
Senza di voi non sarei arrivato al terzo anno qui pieno di idee nuove.

Allora senza perdere tempo, inizierei a parlarvi del regalo che la mia bella moglie ha deciso di farmi per Natale.
Vedo sotto l'albero un piccolo pacchetto, strappo la carta e vi trovo dentro una scatola Marshall con dentro quello che sembra uno stack testata-cassa in miniatura chiamato MS-2.
L'MS-2 è un piccolo ampli 1 Watt con volume e tono e addirittura uno swich overdrive.
Funziona a batterie quindi non mi resta che attaccare la mia Les Paul e provare.
Mi rendo conto subito che il volume e tono sono molto connessi nel loro funzionamento, infatti il tono, non solo se aumentato produce un'incremento di medi e alti ma aumenta anche il volume generale di uscita.
Settato sul semplice ON e con volume e tono a 10 si comporta come un vecchio Marshall plexy inizia a distorcere perchè il singolo cono non regge il volume e quindi se plettriamo secco sentiamo un un pelo di crunch.
L'MS-2 è anche provvisto di uno swich chiamato OD, che incrementa il volume generale distorcendo ulteriormente l'ampli fino livelli ragguardevoli.
Per farvi un esempio ci si possono tirare fuori dei bei suoni alla AC/DC, Darkness, Zeppelin ecc.., suona tutto un po iper compresso ma per un'ampli da 1 Watt è davvero stupefacente.
Anche in questa modalita il tono funziona come un secondo Gain più che colorare il suono, quindi la maggior distorsione la otteniamo con Volume e Tono a 10.
Il mio setting preferito do credo l'ampli renda meglio e Volume a 10 Tono 8.

Questo ampli è dotato nel retro di una clips per attaccarcelo alla cintura o al pantalone, roba per fare i fighi in giro hehehehehe.

Nel complesso è un buon ampli anche se ritengo sia più che altro per chi come me se lo porta nel retro del lavoro per srimpellare un po.
Non lo consiglio come un'ampli da studio o per un principiante ma più come svago per chi non può portarsi dietro un ampli di dimensioni normali o non vuole spendere una cifra di batterie in un line6 (il MS-2 è alimentato da una pila 9 Wolts di durata elevatissima).
Ci sono ampli portatili come il carissimo ma semi professionale Pignose che hanno fatto storia, ma l'MS-2 è proprio carino anche da vedere e gli amanti di Marshall ne rimarranno soddisfatti.
Marshall è riuscito a sintetizzare al meglio il proprio suono in un solo Watt e consiglio vivamente di provarlo, lo porterete ovunque senza nessuna fatica.


Voto 8

Firmato
Umby.