sabato 9 gennaio 2016

Recensione: Hotone British Invasion Head.

Finite le vacanze Natalizie, dove come al solito invece di riposare ho lavorato il doppio del normale, mi concedo un bel post e cosa recensire? Sicuramente qualcosa a portata di borsellino e di qualità eccellente!

Nella giornata di ieri, il mio caro (e talentuoso) allievo Mattia, mi ha portato a vedere un nuovo "giocattolo" appena acquistato .
Ho visto la luce nei suoi occhi e stupito di come mi parlava della minuscola testata che teneva tra le mani mi sono detto, questo è il momento per un bel crush test!!

Di cosa si tratta?
Si tratta della mini testata HOTONE British Invasion (simula il Vox AC30).
La testata è minuscola ed ha nelle sue ridotte dimensioni parecchie caratteristiche delle sue sorelle di maggiori dimensioni.
I'ampli è interamete solid state (transistor), e oltre il classico frontale con i soliti EQ (bass, middle, treble), abbiamo gain e volume.
Sul retro sono presenti due ingressi Jack per il send e return, per poter metter effetti come reverb e delay, un'ingresso jack mini per le cuffie e un'altro per mettere in linea un telefono o un'ipod.

Direi di passare alla prova su strada.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata provare la testata con la mia fedele Belzebù (una Rg 550 con split coil) diretta in cuffie.
Cuffie di bassissima qualità (Fatto apposta per sentire il risultato), già così sono rimasto piacevolmente colpito, ma quando abbiamo collegato la mia 2X12 Brunetti che le cose si sono fatte piccanti.
Il carattere tipo Vox è presentissimo e l'EQ è veramente influente sul suono.
I puliti sono veramente ben definiti con forse un pelo di attacco in più di un AC30, diciamo che comprime un pò il suono.
Provati ritmi tipo Beatles iniziamo ad alzare il Gain e i bassi (devo dire che suona molto bene mettendo i bassi a 7, 7,5 per dare profondità).
Pur essendo un ampli a transistor, la simulazione del calore delle valvole è perfetta e anche visivamente grazie ad una luce arancione dentro lo chassis che ci da l'idea di una valvola che prende fuoco.
Devo dire che lavorare sui controlli mi ha portato in territori che spaziano dal clean assoluto ad un chrunc addirittura superiore al normale To Boost dell'AC30, il chè non guasta affatto.
Il Volume è pazzesco! Nonostante sia una testata 5 Watt collegata al Brunetti 16 Ohm ho dovuto abbassare il volume a 5 per non far vibrare i vetri della finestra soprastante.
Il miglior settaggio dell gain inaspettatamente però non è 10, perche al massimo perde un filo di definizione, quindi un 9 non cambia i risultati in termini di sustain ma ne definisce meglio i contorni sonori.

Altamente sorpreso de questa piccola meraviglia ho deciso di recensire tutti i modelli che HOTONE ha in produzione, che attualmente oltre a quello qui recensito, presenta anche una simulazione della testata Marschall 1960, Mesa Boogie Rectrifier e un High Gain per il metal più duro e puro.
  
Firmato
Umby.




 

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