lunedì 6 febbraio 2017

Recensione: Claudio Bondioli - TuttoTorna.

Il Piemonte ha da sempre dato i natali ad artisti, che pur non avendo avuto le luci della ribalta addosso, hanno apportato alla cultura locale italiana lustro e innovazioni.
Di questa categoria di musicisti, cantastorie, memorie viventi di una musica ancora viva e pulsante fa parte Claudio Bondioli.
Bondioli nasce a Torino il 24/05/1951 crescendo nel quartiere di Barriera di Milano, che vedremo avrà un'influenza dal sapore popolare, partigiana e operaia sulla sua musica.
Musica che lo ha sempre affascinato, anche quando un posto fisso lo teneva prigioniero tanto da convincerlo ad abbandonarlo in favore della creatività della famosissima Radio Flash curandone i testi.
Dopo anni passati nel campo della pubblicità Bondioli venne travolto da una tragedia che avrebbe cambiato la sua vita per sempre.
La scomparsa del suo amico di infanzia Gianpaolo, amico con cui condivideva la passione per la chitarra, gli fece prendere la penna e scrivere un testo in memoria dei giorni che furono.
Quando gli amici più stretti  gli chiesero di leggere quelle parole, consigliarono a Claudio di musicare quel testo....di donargli la vita (tema che vedremo lo seguirà anche in questo disco).
Da qui nacque il suo primo disco intitolato "Storie" che è genitore e antefatto della sua ultima fatica "TuttoTorna".
Le ispirazioni sono chiare e da lui spontaneamente ammesse, con la fierezza di chi le proprie radici le racconta coccolando i ricordi.
I sapori sono di Fabrizio De Andrè (da cui fu folgorato), Gian Maria Testa, Paolo Conte e dalla poeticità di Jean Claude Izzo.
Tutte questi elementi lo hanno portato ad essere considerato e appellato come "Il Cantastorie di Barriera di Milano".
Ma veniamo al disco.
"TuttoTorna" è un disco a tutto tondo proprio come il titolo ci suggerisce, con una malinconia latente che riesce ad unire ritmi e melodie diversissime tra di loro.
Si passa dallo stornello, quasi da osteria, ai ritmi latini di "Tra gerani e limoni" passando per le sonorità Jazz che Bondioli inserisce in tutte le sue progressioni di accordi.
Il compositore ha un'immenso rispetto per chi lo ha coadiuvato in questo nuovo progetto, durante l'intervista preparatoria di questo articolo ha più volte citato l'immenso lavoro svolto da Edoardo Pascale come arrangiatore non che come chitarrista.
Il disco è pieno ricco di strumenti diversi che si fondono benissimo insieme, il lavoro di Elisa Vignetta, Elena Manzone, Edoardo Pascale, Carlo Feltro, Alessio Boschiazzo, Cristiano Blasi, Gilberto Maina, Elena Gabri e Igor Vigna è stato perfetto tanto che Bondioli ha dedicato a loro l'intero album.
E' chiaro che nell'anima di un musicista tutte le creazioni sono come figli ma, io in veste di giornalista, ho chiesto a Bondioli di dirmi quali sono i pezzi a cui lui è più legato.

La traccia 11) "Se non ti avessi"
Romanticissima canzone d'amore finemente composta in modo tale da inserire al sue interno come ritornello una canzone popolare piemontese, cantata solitamente nelle osterie, dal titolo "Sciass".

La traccia 2) Via Feletto 38
La via dove Bondioli è nato ispira in lui una canzone dai tratti malinconici dove i ricordi si alternano in una giostra di emozioni.

Traccia 1) D'inverno a Finale
Bondioli ama farci sognare per immagini portandoci nell'ambiente maolinconico e forse un po solitario del mare di inverno che dopo l'estate si svuota di vita ma non di sogni e di speranze-.
Qui, ho la mia unica critica al disco! La voce un po troppo alta nel mix e poco prodotta (ma anche questo è Bondioli, il vero prima di tutto).

La traccia 3) La bici di Valentino
La mia preferita e forse la traccia con più significato sia per Bondioli che per la storia Torinese.
Il padre del nostro compositore è protagonista riparando la bici di un partigiano che compirà un'atto eroico.
testo bellissimo e musica che accompagna alla perfezione l'atmosfera generale senza renderla drammatica anzi c'è speranza nell'aria!

Traccia 14) Da quel cielo lontano
Canzone dedicata alle sue grandi influenze Gian Maria Testa e Jean Claude Izzo che dall'alto continuano a comportarsi come gli amici che erano in vita.

Cosa posso dire di questo disco? Soltanto cose  positive! Un disco da avere nella propria collezione, da ascoltare con attenzione, da giudicare senza leggerezza perché i temi dell'amicizia, amore, della resistenza non sono da prendere alla leggera.
Per chi volesse conoscere meglio Claudio Bondioli è invitato al teatro "Le Ginestre" il 31 marzo per un suo imperdibile concerto che ripercorrerà pezzi del nuovo e dell'anteriore disco.
Per l'acquisto dell'opera si può cercare Claudio Bondioli su Spotify o più facilmente in alcune librerie quali Libreria Therese, Comunardi, Librida Bottega, La Fenice,  Libreria della Torre (Chieri) essendo egli non solo un musicista ma anche un poeta!
E questi i negozi di dischi:
Rock&Folk e Onde.
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Firmato.
Umby

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