Se almeno una volta nella vostra vita avete aperto un mensile di chitarra, avrete notato che su quasi tutte le pubblicità delle nostre amate sei corde c'è una dolce donzella in pose succinte (per non dire oltremodo da zoccola).
Il binomio pubblicità/topa ormai rinnomato e non solo il campo chitarristico ne è aflitto infatti, anche in tv questo tipo di spot è ormai all'apice della libertà visiva.
Manca solo che Familia Cristiana metta in copertina una pinup di play boy.
Nell'ambito chitarristico però sono presenti alcne eccezzioni; marche come Fender e Gibson, essendo legate più ad una visione vintage, difficilmente mettono in pubblicità prominenti signorine.
Questo fa pensare al grande lavoro di marketing che c'è dietro alle nostre marche preferite che spendono miglioni di dollari nella ricerca dell'"amo" giusto per le nostre bocche consumatrici.
Quindi i prodotti più moderni con forme strane di solito vengono pubblicizzate da signorine vestite da Mistress (come se questo avesse legami con il metal) mentre, i prodotti legati più alla tradizione quali Fender e Gibson puntano più sul loro marchio e sull'immagine che negli anni si sono creati.
Mentre il femminismo si indigna il maschilismo pubblicitari abbonda!!
I connotati sessuali di queste pubblicità si vedono (esempio della foto in alto) e non poco ma, se ci pensiamo bene il rock è sempre stato legato un pò anche al sesso, anche lo stesso motto Sex, Drugs and Rock'n Roll lo testimonia.
Quindi, godiamoci sto ben di dio e non lamentiamoci, in una società tempestata da guerre e morte un paio di poppe possono solo farci del bene,
Firmato
Umby
sabato 29 novembre 2014
Gioco a Guitar Hero quindi....so suonare la chitarra.
Se c'è una categoria che veramente mi fà ribrezzo, sono quelli che sapendo completare una canzone al 100% una canzone su Guitar Hero se la spacciano da grandi chitarristi.
Recentemente anche a "Tu Si Que Vales", abbiamo potuto ammirare un ragazzo che si è presentanto come concorrente portando come suo "talento" la sua abilità nel GIOCARE a Guitar Hero.
(Bocciato da tutti anche da dalla Defilippi che di musica ne capisce come Topolino di gnocca).
(Esempio di Homus Heroetricus Dementis)
Ma come non bastasse YouTube ha dei video di gente che gioca su una canzone che la canzone stessa!!!
Poche settimane fa, mi è capitato d parlare con un giocatore di guitar hero che asseriva di fare "Cliffs Of Dover" di Eric Johnson al 100% e vantandosi della sua abilità affermava che: cito testualmente "E' veramente difficile come canzone, provaci tu se riesci!".
Partiamoi dal presupposto che per me ci siano voluti anni di studio e di sacrifici per farlo su uno strumento vero ma, credi veramente che il picchiettare su quattro tasti colorati al momento giusto possa darti l'autorità di parlare di un pezzo come un musicista?
Non critico chi gioca a questo gioco, (scusate la rindondanza) ma bensì la gente che ha la presunzione di parlare di cose senza capirne le regole.
Ergo:
Il lavoro dei musicisti ai musicisti!
Firmato
Umby
Recentemente anche a "Tu Si Que Vales", abbiamo potuto ammirare un ragazzo che si è presentanto come concorrente portando come suo "talento" la sua abilità nel GIOCARE a Guitar Hero.
(Bocciato da tutti anche da dalla Defilippi che di musica ne capisce come Topolino di gnocca).
(Esempio di Homus Heroetricus Dementis)
Ma come non bastasse YouTube ha dei video di gente che gioca su una canzone che la canzone stessa!!!
Poche settimane fa, mi è capitato d parlare con un giocatore di guitar hero che asseriva di fare "Cliffs Of Dover" di Eric Johnson al 100% e vantandosi della sua abilità affermava che: cito testualmente "E' veramente difficile come canzone, provaci tu se riesci!".
Partiamoi dal presupposto che per me ci siano voluti anni di studio e di sacrifici per farlo su uno strumento vero ma, credi veramente che il picchiettare su quattro tasti colorati al momento giusto possa darti l'autorità di parlare di un pezzo come un musicista?
Non critico chi gioca a questo gioco, (scusate la rindondanza) ma bensì la gente che ha la presunzione di parlare di cose senza capirne le regole.
Ergo:
Il lavoro dei musicisti ai musicisti!
Firmato
Umby
venerdì 28 novembre 2014
Mai farsi la cantante!!
Dopo tanti articoli seri è venuto il momento di scriverne uno serissimo!
Recentemente ho letto he la magiore causa di scoglimento dei gruppi è il coinvolgimento emotivo dei suoi membri.
Tutto ciò fa pensare, allora ho stilato i cinque motivi principali per non farsi la cantante.
1) Se ti fai la cantante stai pur certo che ti proporrà di interpretare le sue canzoni alla Candy Candy.
2) Se ti fai la cantante avrai perso voce in capitolo con i tuoi compagni "tanto tu la difendi perchè te la sbatti".
3) Se ti molla tutto il lavoro di prove e i vari concerti/registrazioni andrà tutto del culo, conseguentemente i tuoi compagni ti omaggeranno di un gradito "te l'avevo detto".
4) Quando non avrà voglia di venire alle prove perchè è al centro commerciale con le amiche sarai tu a dover raccontare una balla colossale ai tuoi compagni per coprirla.
5) Durante i concerti vi ammiccherà facendo trasparire che lei è latua ragazza rovinandovi il detto sesso, droga e rock'n roll (insomma scordatevi di impersonare David Lee Roth con le groupie).
Quindi per chi avesse ancora voglia di rimorchiare "l'ugola d'oro" ci pensi su un pochino su (ve lo dico come esperienza personale!!).
Se poi invece usate il vosro gruppo per fare casting di ragazze carine solo per secondi fini....bè chapò!!
Firmato
Umby
Recentemente ho letto he la magiore causa di scoglimento dei gruppi è il coinvolgimento emotivo dei suoi membri.
Tutto ciò fa pensare, allora ho stilato i cinque motivi principali per non farsi la cantante.
1) Se ti fai la cantante stai pur certo che ti proporrà di interpretare le sue canzoni alla Candy Candy.
2) Se ti fai la cantante avrai perso voce in capitolo con i tuoi compagni "tanto tu la difendi perchè te la sbatti".
3) Se ti molla tutto il lavoro di prove e i vari concerti/registrazioni andrà tutto del culo, conseguentemente i tuoi compagni ti omaggeranno di un gradito "te l'avevo detto".
4) Quando non avrà voglia di venire alle prove perchè è al centro commerciale con le amiche sarai tu a dover raccontare una balla colossale ai tuoi compagni per coprirla.
5) Durante i concerti vi ammiccherà facendo trasparire che lei è latua ragazza rovinandovi il detto sesso, droga e rock'n roll (insomma scordatevi di impersonare David Lee Roth con le groupie).
Quindi per chi avesse ancora voglia di rimorchiare "l'ugola d'oro" ci pensi su un pochino su (ve lo dico come esperienza personale!!).
Se poi invece usate il vosro gruppo per fare casting di ragazze carine solo per secondi fini....bè chapò!!
Firmato
Umby
giovedì 27 novembre 2014
Les Paul Traditional o Standard?
Oggi voglio alimentare nelle vostre menti un bibattito che su internete è cocente!
Meglio comprare una Les Paul Standard o una Traditional?
Prima di tutto un po di storia!
Nel "lontano" 2008 Gibson decide di fare un cambio nella sua schiera di prodotti, dividere il marchio Les Paul in due grandi filoni: Standard e Traditional.
Fino ad allora tutte le chitarre che non erano Custom o provenienti dal custom shop venivano denominate Standard.
Siccome viviamo in un mondo in continua evoluzione, e che quindi anche noi chitarristi abbiamo sempre bisogno di nuovi territori, Gibson ha deciso che la linea Standard avrebbe inglobato al suo interno delle modifiche che la rendessero più versatile e diversa dalla linea tradizionale che la Les Paul ha sempre avuto.
Quindi appunto nel 2008 le prime modifiche furono l'introduzione del jack d'ingrasso Neutrik (poi tolto perche odiato), le meccaniche autobloccanti e la tastiera plek'd.
(Gibson Les Paul Standard 2008)
Dal 2012 la nostra Standard ha avuto un ultriore passo avanti implementando anche lo split coil e l'inversione di fase sui nostri Humbuckers donandoci una plettora di suoni pressocchè infinita (magari poco utili però infinita).
Ma non è finita qui!!
Nel 2014 (quest'anno) la gibson si è superata apportando nuove modifiche.
Al dodicesimo tasto avremo quindi un bellissimo intarsio nella madreperla che ci ricorda che questo è il 120simo anni di Gibson, abbiamo sempre lo split coil ma, al posto del push/pull del controfase, (per me poco utile) adesso troviamo un tap che ci permette di avere un boost di 15db che ci darà una spinta in più sui nostri assoli.
In più troviamo il tanto amato/odiato Mini e-tune, ovvero il sistema di auto accordatura robotico di gibson.
(Standard 2014)
Ma se tutti questi artefatti non dovessero piacervi? E se siete dei tradizionalisti? Se vi piace solo la poizione del missionario?
Semplice! Gibson ha avuto la soluzione!
Come ho detto prima i manager della casa di Nashville hanno diviso le linee, quindi in catalogo potete trovare tranquillamente la vostra Les Paul amata e senza gadget per voi inutili, che adesso è commercializzata con il nome di Traditional.
(Les Paul Traditional)
Quindi che voi siate amanti della tradizione o dell'innovazione Gibson ha la soluzione! (ho fatto la rimaaaa)
Come felicissimo possessore di una Standard 2008 posso solo dirvi che Gibson contina a fare strumenti ottimi per tutti i generi e che quindi poco importa quale delle due scegliate, perche tutte e due suonano molto bene, quello che avviene in questi casi è che il nostro gusto estetico sia il vero giudice in quanto le nostre orecchie saranno comunque appagate.
Firmato
Umby
Meglio comprare una Les Paul Standard o una Traditional?
Prima di tutto un po di storia!
Nel "lontano" 2008 Gibson decide di fare un cambio nella sua schiera di prodotti, dividere il marchio Les Paul in due grandi filoni: Standard e Traditional.
Fino ad allora tutte le chitarre che non erano Custom o provenienti dal custom shop venivano denominate Standard.
Siccome viviamo in un mondo in continua evoluzione, e che quindi anche noi chitarristi abbiamo sempre bisogno di nuovi territori, Gibson ha deciso che la linea Standard avrebbe inglobato al suo interno delle modifiche che la rendessero più versatile e diversa dalla linea tradizionale che la Les Paul ha sempre avuto.
Quindi appunto nel 2008 le prime modifiche furono l'introduzione del jack d'ingrasso Neutrik (poi tolto perche odiato), le meccaniche autobloccanti e la tastiera plek'd.
(Gibson Les Paul Standard 2008)
Dal 2012 la nostra Standard ha avuto un ultriore passo avanti implementando anche lo split coil e l'inversione di fase sui nostri Humbuckers donandoci una plettora di suoni pressocchè infinita (magari poco utili però infinita).
Ma non è finita qui!!
Nel 2014 (quest'anno) la gibson si è superata apportando nuove modifiche.
Al dodicesimo tasto avremo quindi un bellissimo intarsio nella madreperla che ci ricorda che questo è il 120simo anni di Gibson, abbiamo sempre lo split coil ma, al posto del push/pull del controfase, (per me poco utile) adesso troviamo un tap che ci permette di avere un boost di 15db che ci darà una spinta in più sui nostri assoli.
In più troviamo il tanto amato/odiato Mini e-tune, ovvero il sistema di auto accordatura robotico di gibson.
(Standard 2014)
Ma se tutti questi artefatti non dovessero piacervi? E se siete dei tradizionalisti? Se vi piace solo la poizione del missionario?
Semplice! Gibson ha avuto la soluzione!
Come ho detto prima i manager della casa di Nashville hanno diviso le linee, quindi in catalogo potete trovare tranquillamente la vostra Les Paul amata e senza gadget per voi inutili, che adesso è commercializzata con il nome di Traditional.
(Les Paul Traditional)
Quindi che voi siate amanti della tradizione o dell'innovazione Gibson ha la soluzione! (ho fatto la rimaaaa)
Come felicissimo possessore di una Standard 2008 posso solo dirvi che Gibson contina a fare strumenti ottimi per tutti i generi e che quindi poco importa quale delle due scegliate, perche tutte e due suonano molto bene, quello che avviene in questi casi è che il nostro gusto estetico sia il vero giudice in quanto le nostre orecchie saranno comunque appagate.
Firmato
Umby
mercoledì 26 novembre 2014
Pickups.....questi sconosciuti
Nel mio precedente post mi sono permesso di introdurre la prima tematica riguardante i gusti personali di noi "guitar fanatics" e oggi, ripeto con gusto.
Il tema di oggi saranno i Pickups.
I Pickup, per chi non è del mestiere, sono i "microfoni" della nostra chitarra elettrica, che si possono trovare in formati, dimensioni, potenza e colore diversa.
Allora quali sono quelli adatti ai nostri gusti?
Dipende dai vostri gusti!!
Vediamo i principali tipi cercando di fare chiarezza sul loro utilizzo pratico.
SINGLE COIL (bobina unica)
Nella foto in alto, per esempio, ho postato l'esempio tipico di un single coil che normalmente viene montato sulle Fender Stratocaster.
Questo pickup, nato per dare brillantezza di suono, è il responsabile dei bellissimi suoni twang delle Fender e sarebbe limitativo confinarlo solo nell'ambito country o blues infatti, lo stesso pick up, benchè ad alte distorsioni presenti un brusio di fondo, è anche responsabile del suono di Hendrix, Clapton ed altri che con le distorsioni ci hanno sempre navigato alla grande.
E' un pickup che non risparmia l'errore, insomma, va domato.
Al manico ha un suono caldo e rotondo e al ponte sfiora l'acidità ma, se ben supportato da un crunck potrebbe essere il miglior amico di tanti generi musicali.
Il secondo in vetrina è il tipico microfono montato sulle Telecaster alla posizione del manico.
Questo pickup è molto simile al precedente con la differenza di essere chiuso all'interno di un cappuccio di metallo cromato.
Ha un suono brillante, corposo ricco di armoniche e ci permette di sentire chiaramente l'attacco della nota suonata quando plettrata.
Combinato poi con il pickup del ponte della tele da il suono più riconoscibile della storia. (Vedi Albert Lee, James Burton, Vince Gill ecc..)
HUMBUCKERS (Bobina doppia)
Nel 1957 in casa Gibson avviene una vera e propria rivoluzione.
Al posto dei P90 (single coil), sulla Les Paul vengono commercializzati un nuovo tipo di pickups in grado di cancellare il fastidioso brusio di fondo delle bobine semplici, i famosissimi P.A.F. (patent applied for)
Si può dire che questo microfono sia il responsabile di tutta la Britisch invasion e del rock degli anni 70'.
Resasi conto della scoperta Gibson iniziò a montarlo su tutta la linea di produzione, sulle 335, Les Paul, Flyng V aprendo tutto un nuovo mondo di modifiche anche sulle chitare che di serie montavano i single coil.
Il suono è caldo, corposo e ricco di bassi e può sopportare alte distorsioni senza avere pressocchè nessun rumore di fondo in quanto, essendo formato da due bobine estremamente ravvicinate, annullano il buzzing.
(Vedi Led Zeppelin, Guns's and Roses ecc.)
MINI HUMBUCKERS (Bobina doppia a dimensione single coil)
Negli anni ottenta due grandi produttori di pickups rivoluzionarono ancora di più il concetto di microfoni per chitarra, creando un humbucker di dimensioni di un singlecoil.
Larri Dimarzio e Seymour Duncan infatti, brevettarono vari tipi di Humbuckers adatti a prendere il posto dei single coil per chi non aveva voglia di stravolgere per esempio una startocaster e quindi con poche mosse, senza neanche modificare il battipenna, passare da bobina singola a babina doppia.
Il loro, suono pur non essendo così rotondo come un normale Humbucker, è privo di buzzing e sopporta alte distorsioni simulando i pickup montati sulla Les Paul.
I modelli più famosi sono:
1) Di Marzio Hot Rail
2) Seymour Duncan JB Mini
CONCLUSIONI
Per affrontare tutti i modelli di microfoni per le nostre amate sei corde ci vorrebbe un'anno e almeno dieci libri, ma spero con queste poche rige di aver fatto un minimo di chiarezza su un mondo così vasto ed interessante.
Per meglio comprenderne le sfumature vi esorto a provare vari strumenti in modo da copire quale delle tre famiglie elencate sia il più congeniale a voi
Firmato
Umby
Il tema di oggi saranno i Pickups.
I Pickup, per chi non è del mestiere, sono i "microfoni" della nostra chitarra elettrica, che si possono trovare in formati, dimensioni, potenza e colore diversa.
Allora quali sono quelli adatti ai nostri gusti?
Dipende dai vostri gusti!!
Vediamo i principali tipi cercando di fare chiarezza sul loro utilizzo pratico.
SINGLE COIL (bobina unica)
Nella foto in alto, per esempio, ho postato l'esempio tipico di un single coil che normalmente viene montato sulle Fender Stratocaster.
Questo pickup, nato per dare brillantezza di suono, è il responsabile dei bellissimi suoni twang delle Fender e sarebbe limitativo confinarlo solo nell'ambito country o blues infatti, lo stesso pick up, benchè ad alte distorsioni presenti un brusio di fondo, è anche responsabile del suono di Hendrix, Clapton ed altri che con le distorsioni ci hanno sempre navigato alla grande.
E' un pickup che non risparmia l'errore, insomma, va domato.
Al manico ha un suono caldo e rotondo e al ponte sfiora l'acidità ma, se ben supportato da un crunck potrebbe essere il miglior amico di tanti generi musicali.
Il secondo in vetrina è il tipico microfono montato sulle Telecaster alla posizione del manico.
Questo pickup è molto simile al precedente con la differenza di essere chiuso all'interno di un cappuccio di metallo cromato.
Ha un suono brillante, corposo ricco di armoniche e ci permette di sentire chiaramente l'attacco della nota suonata quando plettrata.
Combinato poi con il pickup del ponte della tele da il suono più riconoscibile della storia. (Vedi Albert Lee, James Burton, Vince Gill ecc..)
HUMBUCKERS (Bobina doppia)
Nel 1957 in casa Gibson avviene una vera e propria rivoluzione.
Al posto dei P90 (single coil), sulla Les Paul vengono commercializzati un nuovo tipo di pickups in grado di cancellare il fastidioso brusio di fondo delle bobine semplici, i famosissimi P.A.F. (patent applied for)
Si può dire che questo microfono sia il responsabile di tutta la Britisch invasion e del rock degli anni 70'.
Resasi conto della scoperta Gibson iniziò a montarlo su tutta la linea di produzione, sulle 335, Les Paul, Flyng V aprendo tutto un nuovo mondo di modifiche anche sulle chitare che di serie montavano i single coil.
Il suono è caldo, corposo e ricco di bassi e può sopportare alte distorsioni senza avere pressocchè nessun rumore di fondo in quanto, essendo formato da due bobine estremamente ravvicinate, annullano il buzzing.
(Vedi Led Zeppelin, Guns's and Roses ecc.)
MINI HUMBUCKERS (Bobina doppia a dimensione single coil)
Negli anni ottenta due grandi produttori di pickups rivoluzionarono ancora di più il concetto di microfoni per chitarra, creando un humbucker di dimensioni di un singlecoil.
Larri Dimarzio e Seymour Duncan infatti, brevettarono vari tipi di Humbuckers adatti a prendere il posto dei single coil per chi non aveva voglia di stravolgere per esempio una startocaster e quindi con poche mosse, senza neanche modificare il battipenna, passare da bobina singola a babina doppia.
Il loro, suono pur non essendo così rotondo come un normale Humbucker, è privo di buzzing e sopporta alte distorsioni simulando i pickup montati sulla Les Paul.
I modelli più famosi sono:
1) Di Marzio Hot Rail
2) Seymour Duncan JB Mini
CONCLUSIONI
Per affrontare tutti i modelli di microfoni per le nostre amate sei corde ci vorrebbe un'anno e almeno dieci libri, ma spero con queste poche rige di aver fatto un minimo di chiarezza su un mondo così vasto ed interessante.
Per meglio comprenderne le sfumature vi esorto a provare vari strumenti in modo da copire quale delle tre famiglie elencate sia il più congeniale a voi
Firmato
Umby
lunedì 17 novembre 2014
Relic o non relic questo é il dilemma
In questi anni, in cui il mercato vintage sta schizzando alle stelle, molti dei brand le cui quotazioni stando andando nell'universo dei prezzi impossibili, propongono delle versioni relic (invecchiate) dei loro prodotti.
Gibson ormai da molti anni lavora con l' "invecchiatore" Tom Murphy che sforna delle les paul 58', 59' e 60 fatte la mattina prima con l'apparenza di strumenti vintage veri e propri.
(Particolare di una Les Paul invecchiata da Tom Murphy)
Fender, dal canto suo, non é stata da meno introducendo nella sua linea del custom shop anche strumenti relic dividendoli in tre fondamentali step (low relic, medium relic, heavy relic).
Fender però é andata oltre allargando il bacino d'utenza di questi "falsi d'autore" realizzando la linea Road
Worn prodotta addirittura in Messico che quindi consente un generoso abbattimento del prezzo.
(Fender Road Worn Stratocaster 50 mexico made)
(Fender 60 Stratocaster Heavy Relic Custom Shop)
Il fatto che questa moda abbia raggiunto un po tutti i portafogli (con anche evidenti differenze qualitative), apre ad un dibattito.....relic si o relic no?
Partendo dal giusto presupposto che i gusti sono gusti, bisogna anche vedere se il suono viene effettivamente modificato dai processi di invecchiamento a cui vengono sottoposti queste chitarre.
Molti chitarristi come John Mayer, per citarne uno, dicono che una minore estensione della vernice sul body lasci meglio respirare il legno e quindi ne determini un migliore sustain.
Altri dicono che un manico usato stagiona e migliora.
Poi ci sono i fan dei ponti ossidati.
Personalmente sebbene penso davvero che la mia strato suoni meglio adesso che quindici anni fa, penso che queste differenze tra "nuovo" e "usato" siano tutte da lasciare nell'ambito estetico non tralasciando pero la vera variabile della stagionatura dei legni e che quindi sia vero che in certi casi un vintage suoni meglio, ma giusto per una questione puramente legata all'acqua presente nei nuovi strumenti che, in uno strumento di cinquant'anni non é piú presente.
Quindi benventano le chitarre relic se ci fanno sentire bene e "fighi" se questo ispira di piú il nostro modo di suonare e se soddisfa i nostri occhi amanti del vintage.
Firmato
Umby
Gibson ormai da molti anni lavora con l' "invecchiatore" Tom Murphy che sforna delle les paul 58', 59' e 60 fatte la mattina prima con l'apparenza di strumenti vintage veri e propri.
(Particolare di una Les Paul invecchiata da Tom Murphy)
Fender, dal canto suo, non é stata da meno introducendo nella sua linea del custom shop anche strumenti relic dividendoli in tre fondamentali step (low relic, medium relic, heavy relic).
Fender però é andata oltre allargando il bacino d'utenza di questi "falsi d'autore" realizzando la linea Road
Worn prodotta addirittura in Messico che quindi consente un generoso abbattimento del prezzo.
(Fender Road Worn Stratocaster 50 mexico made)
(Fender 60 Stratocaster Heavy Relic Custom Shop)
Il fatto che questa moda abbia raggiunto un po tutti i portafogli (con anche evidenti differenze qualitative), apre ad un dibattito.....relic si o relic no?
Partendo dal giusto presupposto che i gusti sono gusti, bisogna anche vedere se il suono viene effettivamente modificato dai processi di invecchiamento a cui vengono sottoposti queste chitarre.
Molti chitarristi come John Mayer, per citarne uno, dicono che una minore estensione della vernice sul body lasci meglio respirare il legno e quindi ne determini un migliore sustain.
Altri dicono che un manico usato stagiona e migliora.
Poi ci sono i fan dei ponti ossidati.
Personalmente sebbene penso davvero che la mia strato suoni meglio adesso che quindici anni fa, penso che queste differenze tra "nuovo" e "usato" siano tutte da lasciare nell'ambito estetico non tralasciando pero la vera variabile della stagionatura dei legni e che quindi sia vero che in certi casi un vintage suoni meglio, ma giusto per una questione puramente legata all'acqua presente nei nuovi strumenti che, in uno strumento di cinquant'anni non é piú presente.
Quindi benventano le chitarre relic se ci fanno sentire bene e "fighi" se questo ispira di piú il nostro modo di suonare e se soddisfa i nostri occhi amanti del vintage.
Firmato
Umby
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