sabato 29 novembre 2014

Pubblicità: tira più un pelo di....che un carro di buoi!

Se almeno una volta nella vostra vita avete aperto un mensile di chitarra, avrete notato che su quasi tutte le pubblicità delle nostre amate sei corde c'è una dolce donzella in pose succinte (per non dire oltremodo da zoccola).

Il binomio pubblicità/topa ormai rinnomato e non solo il campo chitarristico ne è aflitto infatti, anche in tv questo tipo di spot è ormai all'apice della libertà visiva.
Manca solo che Familia Cristiana metta in copertina una pinup di play boy.
Nell'ambito chitarristico però sono presenti alcne eccezzioni; marche come Fender e Gibson, essendo legate più ad una visione vintage, difficilmente mettono in pubblicità prominenti signorine.

Questo fa pensare al grande lavoro di marketing che c'è dietro alle nostre marche preferite che spendono miglioni di dollari nella ricerca dell'"amo" giusto per le nostre bocche consumatrici.

Quindi i prodotti più moderni con forme strane di solito vengono pubblicizzate da signorine vestite da Mistress (come se questo avesse legami con il metal) mentre, i prodotti legati più alla tradizione quali Fender e Gibson puntano più sul loro marchio e sull'immagine che negli anni si sono creati.

Mentre il femminismo si indigna il maschilismo pubblicitari abbonda!!

I connotati sessuali di queste pubblicità si vedono (esempio della foto in alto) e non poco ma, se ci pensiamo bene il rock è sempre stato legato un pò anche al sesso, anche lo stesso motto Sex, Drugs and Rock'n Roll lo testimonia.

Quindi, godiamoci sto ben di dio e non lamentiamoci, in una società tempestata da guerre e morte un paio di poppe possono solo farci del bene,

Firmato
Umby                                                                                                                                        

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