Mesi fa, ho recensito e provato le due chitarre di punta delle linee prodotte da Ferrarotti.
Dallo stupore che ho provato nel suonare questi due pezzi di liuteria italiana, ho contattato la ditta Ferrarotti per poter intervistare Roberto (l'attuale titolare) e fare il giro della fabbrica dova la magia dell'ultimo guitar builder italiano.
Roberto, ci riceve con allegria e disponibilità nello studio dove in esposizione si trovano i principali modelli da loro creati, stampe che ci fanno fare un viaggio nel tempo e attestati che certificano la qualità del loro lavoro.
Al fianco di Roberto, il padre Luigi ci fa percepire l'autorevolezza di una stirpe che sa quello che fa e che con il suo lavoro ha dato all'Italia l'immagine creativa che ci fa onore.
Come potete apprezzare nel video l'intervista a Roberto scorre rilassata e divertente, toccando anche temi complicati come la competizione con i mercati asiatici.
Parla di legni, forme, colore, con la luce negli occhi di chi ha la passione di chi crea una voce un simbolo.
Oltre alle chiacchiere, Ferrarotti, ha voluto regalarci una mattinata didattica illustrandoci i principali macchinari (da loro creati) per la loro produzione, facendocene vedere il funzionamento.
Passati in rassegna di tutti i procedimenti, ho potuto ammirare uno degli strumenti su cui i miei occhi si siano posati, una Ferrarotti del 1936 creata appositamente per festeggiare la nascita del signor Luigi padre di Roberto.
Manico, fondo, e fasce con l'acero più fiammato e tridimensionale che abbia mai visto, tastiera in ebano lucido, un top di abete della val di fiemme e un suono enorme arricchito dal riverbero naturale della stanza....da brivido.
Prima di salutarci abbiamo fatto alcune foto di rito con Roberto e le sue creazioni, fieri di aver contribuito ad una piccola pagina in questa storia centenaria di eccellenza!
Grazie famiglia Ferrarotti.
Firmato.
Umby
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