venerdì 31 marzo 2017

Recensione: Martin D-15 e DRS-1

(Clicca sul video)

La storia da ragione a chi del proprio mestiere ne fa un'arte e Martin questo lo sa bene ed è per questo che è diventata, senza dubbio, la marca leader nelle chitarre acustiche.
Guitar Shop questo lo sa e può vantare di essere punto vendita ufficiale del brand.
All'interno del negozio ho potuto ammirare sia chitarre di fattura americana che quelle dal prezzo più abbordabile made in Messico.

Oggi infatti per la consueta recensione abbiamo avuto in mano la americana D-15 e la messicana DRS-1
Partiamo con la D-15.
La D-15 è una delle chitarre storiche della casa di Nazareth (Pennsylvania) e per questo anche la nostra ha un look un po vintage.
Le meccaniche aperte, che ritroviamo sulle chitarre degli anni trenta/quaranta, il suo colore, il profumo tutto ci fa capire che siamo davanti ad una chitarra di qualità.
Il corpo è in mogano come il manico, la tastiera è in palissandro con al posto dei dot piccoli (ma pregiati) intarsi a croce.
È leggerissima, i legni sopracitati conferiscono un suono ricco di medie e basse frequenze senza ovattare il suono che rimane brillante e ricco di armoniche.
Oltre che allo strumming puro, questa chitarra la vedo molto giusta per che fa delta blues o per chi si destreggia nel finger style.
Link per l'acquisto: http://www.guitarshop.it/martin-d-15m.html
Voto 8,5

Martin DRS-1

Per venire incontro anche ai fan del brand, che non possono proprio spendere cifre importanti, Martin ha una linea parallela a quella americana con più o meno gli stessi modelli ma prodotti oltre confine in messico (sarà contento Trumph).
La DRS-1 è infatti molto simile alla D-15 con la differenza che il body è in Sapele e la tastiera in ebano.

In più la chitarra è dotata di un sistema Fishmann per l'amplificazione.
Rispetto la D-15 il suono è più cupo, sempre ben definito ma diciamo che rispetto alla brillantezza della cugina americana qui manca qualcosa.
Un qualcosa che però viene sopperita dal sistema di amplificazione, con il sistema Acus che avevamo in dotazione oggi ha dato veramente il meglio.

Voto 8'5 (sarebbe un 7'5 per il suono ma il prezzo conveniente ne fa aumentare di un punto il totale).
Link per l'acquisto: http://www.guitarshop.it/martin-drs-1.html
Firmato.
Umby


mercoledì 29 marzo 2017

Gibson Les Paul Deluxe 1980 (Converted)


Direttamente dalla collezione privata del chitarrista degli Electradrive, Simone Falovo, oggi abbiamo la possibilità di vedere una chitarra unica la Gibson Les Paul Deluxe del 1980.
Questa chitarra ha "subito" la conversione da Deluxe a Standard nei suoi primi anni di vita ben prima che Simone ci mettesse le mani sopra.
La particolarità di questa chitarra è il manico in più pezzi in acero, contrariamente all'unico pezzo di mogano delle Standard.
Il corpo è massiccio e rende la chitarra un masso come potete vedere nel video pure Simone fa fatica ad alzarla (scherzando ovviamente).
Suona grossissima, chiaramente i Paf, che hanno sostituito i mini Humbuckers, fanno il loro lavoro donando un colore zeppeliniano come avrete potuto sentire.
L'acero del manico esalta le frequenze basse e mi fa chiedere perchè non venga più usato su qualche nuova linea di Les Paul.
Potete sentire un solo registrato con questa chitarra sul nuovo disco degli Electradrive "Living4" alla traccia"What You See Is What You Get".
Vi lascio con una carrellata di foto del pezzo.


















mercoledì 22 marzo 2017

Recensione: Squier Bullet e EKO S300 Vintage

Guitar Shop vanta una vastissima collezione di chitarre in vendita, dalle americane di alto prezzo alle loro versioni budget adatte a tutte le tasche.
Oggi appunto ci andremo ad occupare di due strumenti che fanno parte di quest ultima categoria la Squier Bullet Strat e le EKO S300 Relic.

Link per l'acquisto:http://www.guitarshop.it/squier-by-fender-stratocaster-bullet.html

BULLET STRAT:
La Bullet è la stratocaster di primo prezzo delle serie originali di Fender (Squier è il brand economico di Fender), può vantare l'utilizzo di legni masselli, credo pioppo, che danno un peso specifico maggiore rispetto alle chitarre con prezzi simili.
Il corpo è più sottili delle originali, il manico in acero con la tastiera in palissandro è comodo con un profilo in C moderno.
Suona bene chiaramente è un pochetto duretta il playing non scorre fluidissimo ma nel complesso i suoni che vengono fuori sono originali.
Certo che i Single Coil con la distorsione accesa fanno sentire tutto il loro brusio nel massimo del suo splendore (mannaggia).
La leva è dura e dalla fabbrica non arriva ben settata ma, con una mezzoretta di lavoro di setting si possono compiere miglioramenti netti.
Bisogna dire che al prezzo di 135,00 Euro non si può pretendere molto e questo strumento ce lo fa capire, diciamo che è adatta ai ragazzi che vogliono iniziare nel mondo dell'elettrica senza avere la paura di non usare poi una cosa pagata cara.
Voto 6'00

EKO S300 Vintage.
La EKO S300 si presenta bene con un look vintage, un manico C/D un pelo piu spazioso della Bullet, meccaniche tipo vintage, Hardware invecchiato e un tremolo più originale rispetto alla Squier.
Il corpo è un multistrato, leggerissimo, che la fa sembrare un giocattolino (che in realtà non è).
Il manico, anche esso relic, è comodo e veloce migliore della sua amichetta indonesiana.
I suoni che se ne tirano fuori, pur mancando della ricchezza che anche solo una Strat messicana sa dare, sono buoni e pieni.
Tutte le 5 posizioni suonano originali e sotto le mie mani scorre meglio della Bullet.
Il tremolo è super duro, va veramente regolato così come le sellette.
Il Relic non è dei migliori si vede chiaramente che è un lavoro fatto velocemente e troppo accuratamente, mi spiego, i bordi dove il colore è stato raspato via sono troppo netti per essere stati fatti dall'usura.
Devo dire che tra le due la EKO mi è piaciuta di più tranne per la paletta che stona pesantemente con il look generale....ovviamente.
Prezzo da Guitar Shop 149,00 €
Voto 7,00


Firmato.
Umby

venerdì 17 marzo 2017

Recensione: Ibanez Roadcore 720 prestige.

(Clicca sul video)
Come si vede dallo stupore nella preview del video youtube, Guitar Shop (www.guitarshop.it) ci ha deliziato della presenza di Giulio per proporci la prova su strada della nuova Ibanez Roadcore 720.
Qui sotto potete leggere le specifiche tecniche di questa meraviglia, sotto i nostri commenti.

Specifications for RC720
Name: RC720
Years: 2015–2016
Areas: Europe
Made in: Indonesia
Finishes: CNF (Charcoal Brown Flat)
Body
Body type:
Solid body
Body material:
Mahogany w/ rosewood top & back
Neck joint:
Bolt-on
Bridge:
Tight Tune fixed
Hardware color:
Chrome
Neck
Neck type:
RC
Neck material:
3-piece maple
Fingerboard:
Rosewood
Inlays:
White dot
Frets:
22 / medium (Premium edge treatment)
Electronics/ Strings
PU Config:
HH
Bridge PU:
Core Tone (H) passive/ alnico
Neck PU:
Core Tone (H) passive/ alnico
Controls:
1 volume / 1 tone / 3-way toggle
String gauge (factory):
.010–.046

La chitarra suona che è una meraviglia! Il manico super piatto è adatto sia nei territori del classic Rock che ai generi più spinti.
Il suono è sorretto vigoroso dai pickups Core Tone e devo dire che il microfono al ponte è cattivo da far paura e come ho detto nel video mi ricorda una SG con le balle girate.
I controlli sono scorrevolissimi e grazie alla gommina attorno ai potenziometri si maneggiano facilmente.
La trovo stupenda e merita un bel 9,5!
Vi lascio il link per l'acquisto da Guitar Shop.
http://www.guitarshop.it/ibanez-rc720-roadcore-premium.html

Firmato.
Umby

giovedì 16 marzo 2017

Rock Lab compie 20 anni! Che la festa inizi!

Da ormai venti anni, Rock Lab è un punto di riferimento importante per i gruppi torinesi e per i semplici appassionati di musica che vogliono un contatto genuino e professionale per sviluppare la loro arte.
Innumerevoli sale prova attrezzatissime, scuola di musica con insegnanti professionali, studio di registrazione, insomma troverete un mondo!
Rock Lab, si è sempre contraddistinta per la passione con cui svolge il proprio lavoro, promuovendo nuove realtà cercando di farle emergere in un mercato sempre più difficile.
Per festeggiare i loro primi 20 anni di attività Rock Lab organizza un grande concerto al "El Barrio" (Strada Cuorgnè, 81, Torino).
Sabato alle ore 18 con un prezzo di ingresso di 5€ a persona, potrete ascoltare gruppi importanti  del panorama italiano undergroud quali:

Officine Aurora,The Rock Alchemist, Scream3Days, Cries, Bone Rattler, The only instant pets, Arcipelago, Brut Blues, Zoodiac.


Ogni gruppo al completo che assisterà all'evento (ritirate il coupon all'ingresso) avrà diritto ad una REGISTRAZIONE GRATUITA di un brano in studio in occasione della "ROCK LAB Recording Marathon" che si terrà quest'anno.
Quindi non perdete tempo e contattate Rock Lab al numero 0114551162 o su www.rocklab.net per ulteriori informazioni

Oltre alle sale prova e alla scuola di musica Roc Lab offre anche innumerevoli altri servizi quali:

AUDIO ISTITUZIONALI
Realizzazione SPOT e JINGLES
Realizzazione SPEAKERATI professionali per videocorsi, pubblicità ecc.
Realizzazioni BASI MUSICALI per documentari, film ecc.
Realizzazione Jingles e Audio Pubblicitari/Istituzionali Speakeraggi multilingua

CANTANTI
Registrazione e missaggio di cantanti solisti su basi preregistrate
Realizzazione di un brano da zero anche se non si ha una band
Registrazione produzioni musicali complete

GRUPPI MUSICALI/STRUMENTISTI
Registrazione DEMO in DIRETTA live multitraccia
Registrazione EP
Registrazione SINGOLI
Registrazione di sola batteria o strumenti singoli
Reamping chitarre e bassi (leggi la sezione "REAMPING" sotto per magggiori informazioni)
Registrazione produzioni musicali complete (CD)

POST-PRODUZIONE
EDITING audio (correzioni di intonazione, tempo ecc.)
MASTERING di primo livello
MASTERING per produzioni discografiche.

Firmato.
Umby

martedì 14 marzo 2017

Concorso a premi.

Qui sotto espongo il regolamento del concorso a premi valevole fino al 30/03/2017.
Più condividerete il video più ci sono possibilità di vittoria!
Premi:

5 plettri IBANEZ presentati all''ultimo winter Namm.

Accordatore Samson

Pedale DiY, The Rattler!

I premi sono legati alle visualizzazzioni del video soprastante.
Per vincere bisogna fotografare la schermata del telefono o del PC testimoniando di essere il 1000, 3000, 6000 visitatore.
È importante che nella foto ci sia anche l'orario indicato dal dispositivo con cui fate la visualizzazzione così da impedire ogni discussione su chi sia il vincitore.
I premi verranno consegnati in questo ordine

1) alle 1000 visualizzazzioni i 5 plettri!
2) alle 3000 visualizzazzioni l'accordatore      Samson
3) alle 6000 visualizzazzioni il "The Rattler"

Fatta la fotografia dovete inviarla insieme all'indirizzo dove volete vi sia recapitato il premio alla mail darthinsidius@gmail.com
Se il concorso non raggiungerà i suddetti obiettivi verrà annullato.
Ricordiamo che il concorso si chiude alla mezzanotte de 30/03/2017.

Firmato.
Umby

martedì 7 marzo 2017

Recensione: Marshall Code 25


(Clicca sul video)
Link per l'acquisto: http://www.guitarshop.it/marshall-code-25.html
Marshall, come la maggior parte delle grandi marche dell'amplificazione mondiale, ha ormai da anni iniziato a produrre ampli a basso prezzo con effetti integrati.
Il vantaggio della marca inglese è che grazie alla sua storia ha a disposizione una plettora di ampli da simulare vastissima dando al cliente esperto e non, la possibilità di trovare il proprio suono.
Mi piace recensire in modo emozionale più che tecnico i prodotti che provo e quindi non mi dilungherò sulle specifiche tecniche dello strumento.
Oltre un'infinità di effetti incorporati, anche non tipici come l'autowha, abbiamo selezionabili già un'infinità di preset già molto ben costruiti per essere subito efficienti ed utilizzabili.
Non sono presenti quei tipici preset inutilizzabili pieni di effetti caotici, tutti sono ben strutturati dando un'esempio dei suoni principali quali JMC800, Bluesbrackers, Plexy ecc....
I suoni sono davvero realistici e nonostante escano da un solo speaker 2X12 rendono bene i cugini di più grassa taglia.
Una delle cose che mi ha colpito di più sono senz'altro i reverb e i delay.
Si possono scegliere vari tipi di reverb (molla o digitali) ed è presente anche un fantastico reverse delay.
Tutte gli effetti e gli ampli possono essere modificati o con un tap o tramite i potenziometri, l'interfaccia è intuitiva e facile da maneggiare anche per i non esperti.
Sono presenti nello chassis ingressi per il telefono, cuffie ed un uscita per un'eventuale cassa extra.
Insomma come si evince dal video mi sono divertito e non poco, se avessi avuto un ampli di questa qualità vent'anni fà non sarei neanche andato a dormire pur di suonare.



Voto 9,5
Firmato.
Umby

mercoledì 1 marzo 2017

Recensione: Ibanez Roadcore 330T



Oggi abbiamo l'opportunità di provare la Ibanez Roadcore 330T una fantastica chitarra dal DNA modificato per uccidere!
Iniziamo con le specifiche ed andiamo subito al sodo.
La prossima settimana avremo un'ospite speciale qui su Guitartechnician che ci illustrerà la sua cugina Japponese di alto livello....ma per ora non resta che sentire la belva.

Specification

neck type
RC Maple neck
body
Basswood body
fretboard
Rosewood fretboard w/White dot inlay
fret
Medium frets
bridge
Std. tremolo bridge
neck pu
Core Tone S (S) neck pu (Passive/Alnico)
middle pu
Core Tone S (S) mid pu (Passive/Alnico)
bridge pu
Core Tone S (S) bridge pu (Passive/Alnico)
hardware color
Chrome
Neck Dimensions

Scale
648mm/25.5"
a : Width at Nut
42mm
b : Width at Last Fret
56mm
c : Thickness at 1st
20.5mm
d : Thickness at 12th
22.5mm
Radius
240mm


Salta all'occhio l'impostazione più classica di questa chitarra, rispetto alle RG o alle S series più viste di Ibanez, ci sono tanti particolari che la avvicinano alla più nota Stratocaster con un look da Telecaster modificata.
Prima di tutto i pickup, sono i nuovi Core Tone S (dove la S sta per Single coil) montati nel puro stile Strat, sono disegnati per dare il puro suono di un single coil con la silenziosità di un Humbucker grazie alla tecnologia Hum Cancelling che elimina il classico buzzing dei microfoni a bobina semplice.
Anche la leva ricorda la sua cugina americana e monta un tremolo tipo standard.
Il selettore è a cinque posizioni seleziona i pickup esattamente come la Strat.
Ma veniamo all'aspetto per me più interessante: il manico.
Il manico è in Acero laccato con la tastiera di Palissandro, comodo, ha un profilo che sui primi tasti si può definire in C per poi progressivamente trasformarsi in D non accentuato, comodo, dal feeling vintage.
I fret sono medium, (tipico delle fenderiane) ben inseriti nel manico e levigati alla perfezione.
Nel complesso il manico è perfetto, se proprio dobbiamo trovare un difetto la paletta non mi fá impazzire ma dobbiamo considerare che questo design era gia presente nei primi anni quando ibanez provava a sfondare con disegni nuovi e originali.
Ma veniamo al suono.

La chitarra risulta comodissima sia suonata inpiedi che da seduti, ben bilanciata e vibrante.
Provandola sul mio mesa stiletto duce sul canale clean la Roadcore 330T ha il tuang naturale selle strat con una presenza di bassi più elevata che le conferisce un suono proprio.
La prima posizione è molto fender adatta a cover di hendrix o Blackmore, suona bene sia pulita che distorta.
La seconda posizione quella che io definisco come Lanny (pezzo di Steve Ray dove si usa questa posizione del selettore) è la più personale, ricca di bassi e armonici bellissimi.
La terza posizione da un twang affascinante e classico single coil.
La quarta ha un carattere telecaster alla Albert Lee
E la quinta e ultima posizione la definirei cattivissima capace di tutti i generi dal punk fino al rock duro, forse si può escludere solo l'havy metal. (Forse).
A mio avviso i Core tone S hanno un carattere molto simile ai loro fratelli maggiori injector, montati sulle fireman di Paul Gilbert.
Il tremolo è una poesia, stabile, preciso e affidabile anche se ne abusa un po, per dive bombs è sempre meglio affidarsi al buon vecchio floyd rose.

Le mie considerazioni su questa chitarra non possono che essere positive, la definirei un classico rivisto, un upgrade delle classiche strat e tele ad un prezzo più accessibile.
Il mio voto è....
9.0

Punto forte: il manico.