mercoledì 1 marzo 2017

Recensione: Ibanez Roadcore 330T



Oggi abbiamo l'opportunità di provare la Ibanez Roadcore 330T una fantastica chitarra dal DNA modificato per uccidere!
Iniziamo con le specifiche ed andiamo subito al sodo.
La prossima settimana avremo un'ospite speciale qui su Guitartechnician che ci illustrerà la sua cugina Japponese di alto livello....ma per ora non resta che sentire la belva.

Specification

neck type
RC Maple neck
body
Basswood body
fretboard
Rosewood fretboard w/White dot inlay
fret
Medium frets
bridge
Std. tremolo bridge
neck pu
Core Tone S (S) neck pu (Passive/Alnico)
middle pu
Core Tone S (S) mid pu (Passive/Alnico)
bridge pu
Core Tone S (S) bridge pu (Passive/Alnico)
hardware color
Chrome
Neck Dimensions

Scale
648mm/25.5"
a : Width at Nut
42mm
b : Width at Last Fret
56mm
c : Thickness at 1st
20.5mm
d : Thickness at 12th
22.5mm
Radius
240mm


Salta all'occhio l'impostazione più classica di questa chitarra, rispetto alle RG o alle S series più viste di Ibanez, ci sono tanti particolari che la avvicinano alla più nota Stratocaster con un look da Telecaster modificata.
Prima di tutto i pickup, sono i nuovi Core Tone S (dove la S sta per Single coil) montati nel puro stile Strat, sono disegnati per dare il puro suono di un single coil con la silenziosità di un Humbucker grazie alla tecnologia Hum Cancelling che elimina il classico buzzing dei microfoni a bobina semplice.
Anche la leva ricorda la sua cugina americana e monta un tremolo tipo standard.
Il selettore è a cinque posizioni seleziona i pickup esattamente come la Strat.
Ma veniamo all'aspetto per me più interessante: il manico.
Il manico è in Acero laccato con la tastiera di Palissandro, comodo, ha un profilo che sui primi tasti si può definire in C per poi progressivamente trasformarsi in D non accentuato, comodo, dal feeling vintage.
I fret sono medium, (tipico delle fenderiane) ben inseriti nel manico e levigati alla perfezione.
Nel complesso il manico è perfetto, se proprio dobbiamo trovare un difetto la paletta non mi fá impazzire ma dobbiamo considerare che questo design era gia presente nei primi anni quando ibanez provava a sfondare con disegni nuovi e originali.
Ma veniamo al suono.

La chitarra risulta comodissima sia suonata inpiedi che da seduti, ben bilanciata e vibrante.
Provandola sul mio mesa stiletto duce sul canale clean la Roadcore 330T ha il tuang naturale selle strat con una presenza di bassi più elevata che le conferisce un suono proprio.
La prima posizione è molto fender adatta a cover di hendrix o Blackmore, suona bene sia pulita che distorta.
La seconda posizione quella che io definisco come Lanny (pezzo di Steve Ray dove si usa questa posizione del selettore) è la più personale, ricca di bassi e armonici bellissimi.
La terza posizione da un twang affascinante e classico single coil.
La quarta ha un carattere telecaster alla Albert Lee
E la quinta e ultima posizione la definirei cattivissima capace di tutti i generi dal punk fino al rock duro, forse si può escludere solo l'havy metal. (Forse).
A mio avviso i Core tone S hanno un carattere molto simile ai loro fratelli maggiori injector, montati sulle fireman di Paul Gilbert.
Il tremolo è una poesia, stabile, preciso e affidabile anche se ne abusa un po, per dive bombs è sempre meglio affidarsi al buon vecchio floyd rose.

Le mie considerazioni su questa chitarra non possono che essere positive, la definirei un classico rivisto, un upgrade delle classiche strat e tele ad un prezzo più accessibile.
Il mio voto è....
9.0

Punto forte: il manico.

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