Oggi però, mi addentrero nel mondo della contraffazione di prestigio, che iniziano ad essere interessanti per i collezionisti di tutto il mondo.
Le Ibanez Lawsuit.
Ibanez, iniziò la propria scalata verso al successo negli anni sessanta con i primi tentativi di copiare i modelli d'oltre oceano.


La svolta avviene nel 69' con l'arrivo di un vero e proprio catalogo di copie che continuerà fino alla fine del 76' quando Gibson andò per avvocati con la ditta di Hoshino Gakki, che impedirà a quest'ultima di non poter più copiare la tipica paletta a libro aperto del colosso americano.
Le chitarre prodotte in questo lasso di tempo, quelle quindi col la paletta Gibson, vengono definite Lawsuit e sono le più richieste e collezionabili.
Mentre gibson negli anni 80' perdeva popolarità e devo dire anche qualità, il mercato delle vecchie Ibanez cresceva anche dovuto al fatto che alcuni pezzi erano stati costruiti con una maestria e precisione che in quegli anni era difficile da trovare.
Onorabili di menzione erano infatti le copie Les Paul che Hoshino (sotto il nome di 2350) sfornò nel quinquennio iniziale degli anni settanta, che attualmente possono raggiungere prezzi intorno al migliaio di euro (molto se consideriamo il loro prezzi di partenza dell'epoca).


Basti pensare che Gibson riprese la produzione di Les Paul nel 69' ma con mini humbuckers!!!

Notevoli e più rare sono le copie di Rickenbacker, più accessibili (e meno pregiate) quelle di Fender.
È incredibile quanto Fender enormemente più facile dal punto di vista liuteristico sia sempre stata ostica da contraffare.

Se avete pazienza su ebay troverete di tutto, chitarre jazz a cassa jumbo, 335, copie Martin, tutte di notevole fattura che un domani sicuramente avranno risalto nel mercato rivalutandosi nel tempo.

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Firmato
Umby.
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